London Jack, Observing matters till they die

Speakin’ in general, I’ave tried’em all,
The ‘appy roads that take you o’er the world.
Speakin’ in general, I’ave found them good
For such as cannot use one bed too long;
Bust must get’ence, the same as I’ve done,
An’go observing’ matters till they die.

London, Jack. La strada. Milano: Casa Editrice Bietti, 1930.

Marthaler Claude, Latte di cammello e Coca Cola

Sono sempre ben accolto negli accampamenti dei nomadi mauri dove mi fermo alla fine della giornata. Gli uomini prendono il latte dai cammelli, bevanda che ha un importante valore nutrizionale, indispensabile ai nomadi. Ci aggiungono dell'acqua e dello zucchero o, se ne hanno i mezzi, della coca cola!

Marthaler, Claude. Il canto delle ruote 7 anni in bicicletta intorno al mondo. Altre terre 15. Portogruaro: Ediciclo, 2008.

Anonimo, Prime esperienze

Durante le vacanze estive del mio primo anno di università andai a Cornwell, dove ero stato invitato da una ragazza che viveva nel mio stesso residence studentesco, il tipo di ragazza con la quale mi sarebbe piaciuto avere una relazione del sesto grado; così, nell'entusiasmo del primo anno di libertà dalla famiglia, ero sicuro che sarebbe stata una settimana di sesso disinibito a volontà, magari sulla spiaggia.
Il viaggio in treno fu interminabile, comunque molto più lungo del previsto, però mi tenevano compagnia le fantasie erotiche sempre più complicate che avevo in testa, e non mi annoiai. Arrivato alla stazione di Cornwell mi venne incontro la ragazza con il suo fidanzato, un tipo con la barba e la giacca nera di pelle, che aveva qualcosa a che fare con le armi nucleari della Marina. Mi accompagnarono a casa della madre di lei, e li mi presentarono il fratello minore, un vegetariano con la faccia incazzata, che parlava l'esperanto e aveva appena confessato ai genitori di essere gay. Fu a quel punto che capii il perfido piano della tipa: pensando che anche io fossi gay, mi aveva invitato a casa per farmi conoscere il fratello e magari farci mettere insieme. La madre mi confidò che l'aveva appena visto in bagno mentre si provava un nuovo tanga. E mi fece pure l'occhiolino. Passai una settimana orribile, a visitare i posti turistici strizzato tra due uomini sul retro di una Datsun Sunny. Mi venne la stitichezza.

Anonimo, citato in Kieran, Dan e Mondadori. 2008. Cinquanta vacanze orrende: storie di viaggi infernali. Torino: Einaudi.

McCrum Mark, Vaf****ulo

Non c'è posto al mondo in cui alzare il dito medio (magari agitandolo aggressivamente davanti all'interlocutore) sia un gesto educato. Si suppone che simboleggi il pene eretto e significhi universalmente "Vaf****ulo". Risale ai tempi degli antichi Romani, quando era noto come digitus impudicus (letteralmente, "dito maleducato"). In genere gli arabi lo fanno al contrario, con le altre dita allargate e il medio puntato verso il basso.

McCrum, Mark. Il viaggiatore maldestro: le gaffe e i modi per evitarli. Torino: Einaudi, 2009.

Canestrini Duccio, Geografie intime

Sono state inventate zoologie e geografie intime per definire e collocare 'la cosa': down there, come si usa dire ai bambini inglesi, là sotto. Da una parte sta la volgarità sempre in agguato: fregna, topa, sorca. Dall'altra il ricorso a diminutivi infantili vagamente esorcizzanti il pauroso mistero: farfallina, patatina, gattina, passera, chitarrina. Insomma, si passa improvvisamente dal trucido al fru fru. Possibile che non vi sia scampo?

Canestrini, Duccio. I misteri del monte di Venere : viaggio nelle profondità del sesso femminile. Milano: Rizzoli, 2010.

Krakauer Jon, Prossimo alla morte

S.O.S. Ho bisogno del vostro aiuto. Sono malato, prossimo alla morte, e troppo debole per andarmene a piedi. Sono solo, non è uno scherzo. In nome di Dio, vi prego, rimanete per salvarmi. Sono nei dintorni a raccogliere bacche e tornerò stasera. Grazie. Chris McCandless. Agosto

Krakauer, Jon. Nelle Terre Estreme. 25a ed. Exploits. Milano: Corbaccio, 2013.

Thicknesse Philip, Post-House, St. George

Post-House, St. George, six leagues from Lyons
I'm particular in dating this letter, in hopes that every English traveller may avoid the place I write from, by either Hopping fhort, or going beyond it; as it is the only house of reception for travellers in the village, and the worst I have met with in my whole journey.

Thicknesse, Philip. A Year’s Journey through France, and Part of Spain. London: Printed for W. Brown, 1789.

Twain Mark, Washoe wind

But, seriously, a Washoe wind is by no means a trifling matter. It blows flimsy houses down, lifts shingle roofs occasionally, rolls up tin ones like sheet music, now and then blows a stage-coach over and spills the passengers; and tradition says the reason there are so many bald people there is, that the wind blows the hair off their heads while they are looking skyward after their hats. Carson streets seldom look inactive on summer afternoons, because there are so many citizens skipping around their escaping hats, like chambermaids trying to head off a spider.

Twain, Mark. Roughing It. Toronto: Musson, 1899.