I turisti di Cook erano arrivati e con loro passai più tempo possibile, andando a pranzo e a cena alla loro table d'hôte. Dovevano essere circa centottanta e mi assicurarono divertimento e insegnamenti a non finire. Arrivano in una città come locuste ed è un duro lavoro per noi habitués trovare cibo e alloggio durante la loro permanenza. Gli abitanti dicevano: "Ma hum Sayyahin: Hum Kukiyyeh", (questi non sono viaggiatori, sono Cookii); tuttavia non si può non lodare il signor Cook e la sua organizzazione. Dà la possibilità a migliaia di persone, che altrimenti starebbero a casa, di godere dell'éducation d'un voyage, e il viaggio è una necessità per "la nostra ristretta mentalità insulare". Aprirà al turismo paesi ora difficilmente accessibili; il gruppo di Cook non sarà maltrattato o depredato laddove un individuo da solo difficilmente riuscirebbe ad entrare. Il turismo crescerà invece di diminuire, e ogni anno si vedranno nuovi progressi.
Burton, Isabel. The Inner Life of Syria. London: Henry S. King & Co, 1875 (traduzione: Era meglio non partire, RCS Libri, 2008)

Burton Isabel, I turisti di Cook
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