Volare? Nessuna vergogna! L’aereo è un mezzo di trasporto sostenibile
Midjourney image (rhpositive.net)

Volare? Nessuna vergogna! L’aereo è un mezzo di trasporto sostenibile

Sarà capitato a tutti di imbattersi in articoli di giornali o di blog che riportano notizie ansiogene sull’impatto ecologico degli aerei. Si citano cifre, ricerche scientifiche e interviste ad autorevoli esperti: le tesi che emergono con una malcelata enfasi sono relative ad un uso irresponsabile di questo mezzo di trasporto, accusato di inquinare più di altri mezzi o addirirttura di essere una delle principali cause dei cambiamenti climatici d’origine antropica. Gli articoli si spingono fino a sostenere la necessità di introdurre un controllo sociale grazie alla cosiddetta “vergogna di volare” (shame of flight). Ma è davvero così? Cosa ci dicono le fonti statistiche oggettive? Dobbiamo vergognarci quando saliamo su un aereo?

Per rispondere in sintesi a questi potenziali dilemmi, va subito rilevato che il trasporto aereo è responsabile del 2% del volume globale di emissioni: in altre parole i sedicenti esperti omettono un’informazione rilevante, ovvero che il 98% delle emissioni è causata da altre attività umane. Nel dettaglio, il settore genera:

  • 1.9% of greenhouse gas emissions (which includes all greenhouse gases, not only CO2)
  • 2.5% of CO2 emissions
  • 3.5% of 'effective radiative forcing' – a closer measure of its impact on warming.

(fonte www.ourworldindata.org, il primo dato si riferisce al 2016, i due successivi al 2018)

Gli esperti evidenziano come le emissioni derivanti dall'aviazione sono raddoppiate dalla metà degli anni Ottanta del Novecento ad oggi. Tuttavia, si dimenticano di contestualizzare il dato: sono infatti cresciute a un ritmo analogo le emissioni totali di CO2. Questo significa che la loro quota rispetto alle emissioni globali è rimasta stabile, indicativamente attorno al 2% - 2,5%.

Va infine tenuto presente che la valutazione dell’impronta ecologica dei mezzi di trasporto è un tema complesso e propone un paesaggio statistico articolato. Tra le numerose metriche, quella proposta da Vaclav Smil è particolarmente interessante perché permette di comparare i diversi sistemi in base all’energia richiesta per il trasporto di una persona per un chilometro:

 

Metro all’ora di punta

Treno intercity

Utilitaria (1 o 2 passeggeri)

Aereo di linea

Suv (1 o 2 passeggeri)

Energia MJ/pkm

0.1

0.2-0.4

1-2

1.5-2

3-5

(fonte Smil, Vaclav. I numeri non mentono: brevi storie per capire il mondo. Torino: Einaudi, 2021)

Anche l’analisi dell’efficienza energetica dei trasporti non sembra dare credito alle tesi che cercano di colpevolizzare il trasporto aereo. Su questo fronte è anche interessante notare che le valutazioni spesso non considerano l’energia per costruire e mantenere l’infrastruttura di base (aeroporti, stazioni, binari, strade, ecc.), un aspetto che ha impatti importanti sulla valutazione delle diverse modalità utilizzate per spostare persone e merci. I dati prodotti in queste analisi partono spesso da ipotesi non sempre trasparenti sul tasso d'occupazione dei vettori: è importante verificare questo punto, rilevante al fine di ottenere dati coerenti. I dati considerano troppo spesso un'occupazione massima teorica di un treno , evitando l'utilizzo di un tasso reale medio.

L’inquinamento causato dall’aviazione è uno di quei temi prediletti da alcune correnti di pensiero, retaggio di un’epoca in cui si accusavano le scie degli aerei di causare il raffreddamento globale, una teoria in voga fino agli inizi degli anni Ottanta del Nocecento. In realtà sono narrazioni soggettive che non hanno riscontri rilevanti. In questo contesto la vergogna è certamente fuori luogo e gli appelli che ne fanno uso non solo sono inutili, ma anche controproducenti, visto che distolgono l’attenzione da settori che richiedono maggiori interventi e attenzioni.