Marie Jérémy, Si je veux comprendre le monde

À l'approche de la frontière syrienne, la pression monte. Je ne connais de ce pays que les avis donnés par les médias. Je sais que j'arrive dans une zone souvent conflictuelle et, incosciemment, je m'attends à découvrir un territoire en état de siège permanent. C'est la première dictature dans laquelle je vais voyager, et je me demande bien ce que cela signifie vraiment. Pourtant, je me dois d'y aller. Ce n'est pas le moment de flancher. Si je veux comprendre le monde, je dois aussi et surtout passer par ce genre d'endroits.

Marie, Jérémy, e Frédéric Veille. Mon tour du monde en 1980 jours. [Saint-Victor-d’Épine]: City poche, 2015.

Marie Jérémy, Tour du monde en auto-stop

Ne croyez surtout pas qu’un matin je me suis levé en me disant que j’allais me lancer dans un tour du monde en auto-stop. Non, je crois que cette envie de voyager, de découvrir , de m’évader, je l’ai toujours eue en moi. À preuve, à l’âge de dix ans, je jouais déjà avec Coralie, ma sœur jumelle, à apprendre les capitales du monde. Comme nos deux chambres étaient voisines, elle venait parfois dans la mienne et nous prenions un atlas géographique. Alors commençait la grande interro :
- Burkina Faso ?
- Ouagadougou.
- Indonésie ?
- Jakarta.
- Syrie ?
- Téhéran. Ah non ! Damas !
Ces noms dégageaient une couleur, un exotisme dans mon esprit d’enfant. Ils ne voulaient rien dire, mais leurs tonalités résonnaient quand même comme des promesses de mondes à explorer.
Et puis, nous tournions les pages. Il y avait ces couleurs chatoyantes sur la carte des reliefs : jaune pour les déserts, vert pour les forêts, rouge pour les très hautes montagnes. Sur les cartes apparaissaient aussi des illustrations : gorilles au Congo, lamas au Pérou, kangourous en Australie. Ces illustrations de choses et d’endroits qui m’étaient tout à fait inconnus attisaient ma curiosité.

Marie, Jérémy, e Frédéric Veille. Mon tour du monde en 1980 jours. [Saint-Victor-d’Épine]: City poche, 2015.

Chichester Francis, I think a cruise is delightful

I think a cruise is delightful, and I have enjoyed a number, both as air-pilot and in sail. But it is not to be compared with racing, record-breaking, or doing something that has not been done before, for excitement, interest, sport, and the satisfaction of achievement. Those of you who have both raced and cruised know exactly what I mean; you have only to recall the excitement and sport and fatigue that you have had out of four hours racing compared with four hours of a leisurely sail. Sir Francis Chichester

Roberts, Gail. “Atlas of Discovery.” New York: Crown Publishers, 1973.

Percorrono 18 km sotto il sole ballando

Parigi, 14. Dove si fermerà la mania dei primati? Si è già avuto il giro del mondo a piedi, a cavallo, in vettura da piazza, in barca; sono stati percorsi 100 chilometri suonando il tamburo; sono stati percorsi 200 chilometri rotolando davanti a sé una botte. Ma il colmo sembra essere stato raggiunto da due uomini e due donne del nord della Francia. Questi quattro hanno compiuto la distanza che separa il loro villaggio dal capoluogo vicino, cioè circa 18 chilometri, ballando.

Preceduti da un'automobile che portava un grammofono con un altoparlante, i quattro hanno eseguito valzer, tanghi, rumba, sulla strada, sotto un sole così ardente che fondeva il catrame della pavimentazione. I quattro naturalmente, sono stati seguiti da un enorme codazzo di curiosi e all'ingresso in città sono stati accolti come trionfatori. Essi, infatti, hanno trionfato sulla stupidità umana.

Corriere del Ticino, 16 agosto 1933

Tornano di moda i Globe Trotters; bella piaga!

I Globe Trotters, secondo la tradizione, sono dei lazzaroni i quali non avendo voglia di lavorare e sentendosi nati per la vocazione di vivere alle spalle del prossimo che lavora si mettono a fare il giro del Mondo e, nello stesso tempo, a prendere in giro il Mondo.

Non fidatevi dei globetrotters

Il Dipartimento cantonale di Polizia ci prega di pubblicare: (com.) E' nostro dovere richiamare la attenzione della popolazione, ed in particolare degli automobilisti, sui pericoli che presenta quella corrente di ospiti-turisti sui generis che percorrono in questi giorni, particolarmente afosi, le nostre strade, sia a piedi, sia con svariati mezzi di fortuna. La maggior parte di essi è costituita da individui che, nella migliore delle ipotesi, si concedono un periodo di vacanza sproporzionato alle loro possibilità, consistenti talora in pochi franchi appena sufficienti per un vitto ridotto ai più ristretti termini. Anche se questa forma di turismo rappresenta sempre, in potenza, un pericolo, poiché il minimo incidente imprevisto provoca situazioni insostenibili (alle quali la polizia deve continuamente provvedere), intendiamo rispettare con larga tolleranza la libertà di gente umile ed onesta di approfittare della buona stagione per darsi ad un sano svago sportivo.

Globetrotter nel Ticino

A Lugano-Paradiso alcune settimane or sono la polizia ha fermato un globetrotter che di nottetempo si era introdotto nel giardino d'una villa mettendo in allarme il cane da guardia e i proprietari. Il disgraziato è stato rinviato al suo paese d'origine: la Germania. Identica sorte hanno avuto a Locarno cinque di questi giramondo che, essendo risultati privi di mezzi di sussistenza, sono stati rispediti al loro paese. Tempi poco lieti per chi vuol girare per il mondo a tasche vuote, quelli che attraversiamo. Non c'è da meravigliarsi perciò se anche nel Ticino questi uccelli spennacchiati di passo sono oggetto di speciali attenzioni da parte della polizia, anche perchè quest'ultima - come abbiamo appreso da un rapporto dipartimentale - deve tenere conto del fatto che alla frontiera del sud non si scherza con questi tardi epigoni di Erodoto e di San Francesco, i quali debbono provare di avere una congrua scorta di denaro per essere ammessi entro i confini del Regno. A pregiudicare la situazione di questi turisti che non recano alcun apporto al commercio del paese ha contribuito la circostanza che alcuni di costoro si sono mostrati degli indesiderabili, sia perchè importunano il prossimo con le loro querimonie, sia perchè hanno idee quanto mai imprecise in fatto di tuo e di mio.

Annuaire de l'instruction publique en Suisse, 1910

L'exploration du Globe se poursuit avec une activité fébrile. A l'heure qu'il est, nulle région de la Terre n'est absolument inconnue. L'ère des reconnaissances rapides, des voyages de simple découverte, est bien près d'être close. A part les contrées arctiques, surtout antarctiques, et des territoires de plus en plus restreints du Sahara, du centre de l'Asie et de l'Afrique, les blancs quelque peu étendus disparaissent de nos cartes avec une rapidité merveilleuse. Les expéditions qu'organisent les gouvernements ou de simples particuliers comptent dans leur sein des spécialistes : géologues, botanistes, zoologistes, météorologistes, etc., pourvus des meilleurs instruments et rompus aux méthodes rigoureuses d'observation scientifique. Il est passé le temps où l'on se contentait de récits amusants, écrits avec humour et parsemés d'anecdotes plus ou moins drolatiques. Les globe-trotter ne peuvent aspirer au rôle de véritables découvreurs.

Annuaire de l'instruction publique en Suisse, 1910